Giocoleria, una pratica meditativa.

Giocoleria, una pratica meditativa.

Di Anthony Trahair e tradotto in Italiano da Antonio Gualtieri

Molti giocolieri, soprattutto all’inizio cadono in uno stato quasi meditativo mentre si allenano, dove tempo e stanchezza non esistono più -potresti ritrovarti a giocolare per ore senza quasi rendertene conto.

La giocoleria è un eccellente mezzo per superare i condizionamenti e le convinzioni negative che abbiamo su noi stessi, è un grande aiuto per superare la paura di fallire in modo sano. Siamo incoraggiati dal suo modo chiaro e diretto su come allenarsi con pazienza e intelligenza porti al successo.

  • Per molte persone, Yoga e Giocoleria non potrebbero essere discipline più diverse fra loro, in realtà hanno molto più in comune di quanto inizialmente possa sembrare.

Ho cominciato a giocolare da quando mi sono innamorato di questa pratica, nel 1994, quando per caso ho imparato a tenere 3 palline in aria. Un paio di anni più tardi ho iniziato a praticare lo yoga quotidianamente.

Trovo che una delle più grandi caratteristiche in comune tra questi due mondi sia il loro effetto sul cervello: l’attivazione del cervelletto (cervello rettiliano) e il bilanciamento dei due emisferi. Inoltre ci sono l’attitudine e la dedizione nel praticare qualcosa che semplicemente ci fa sentire bene. Non per altre ragioni particolari – per il puro piacere di farlo. Mentre ci sono molti praticanti in entrambi i campi per i quali quest’attività diventa un lavoretto integrante, o un modo per aumentare la propria popolarità, o che si allenano per diventare i migliori, all’inizio c’è stata una scintilla che gli ha fatto desiderare di scoprire di cosa si trattasse – una scintilla che gli ha fatto venire voglia di imparare sempre di più.

La giocoleria inizia a diventare un’arte e una pratica meditativa quando le nostre sessioni di allenamento cambiano le nostre vite e le nostre vite trasformano le sessioni di allenamento. Ogni giorno si ricomincia da capo.

Ci sono ovviamente anche molte differenze, soprattutto nella pratica vera e propria. Nello Yoga per esempio non lancerai oggetti per aria. Tuttavia siccome lo Yoga è una disciplina principalmente interiore, sono più interessato agli effetti non visibili e ai benefici che possiamo trovare nella giocoleria.

La giocoleria… è molto difficile da definire. E’ un arte, uno sport, un hobby – ed è un momento di puro “essere nel presente”. Dona sensazioni incredibilmente forti a chiunque la pratichi. Quasi non c’è tempo per pensare o immaginare e prima di rendersene conto, si sta già nuotando nell’ armonia, nella presenza, in una gioia che si è sempre cercata. Wow.

Perché imparare a giocolare? Lo Yoga, quando praticato in modo olistico diventa una disciplina completa. Consiste nel portare pace nelle nostre menti, nei cuori, e poi condividerla. Se sei abbastanza fortunato da avere un maestro capace di mostrarti in maniera intelligente le trappole della tua personalità, è fantastico! Non molte persone sono così fortunate, incontrando spesso maestri accecati dal proprio ego. Forse dovrai metterti in situazioni di apprendimento “sicure” per poter superare convinzioni limitanti. E’ qui che può entrare in gioco la giocoleria.

Imparare a giocolare, sorprendentemente, fa paura. Spesso c’è molta resistenza anche solo all’idea di provare – quasi nessuna delle persone che ho incontrato credeva di essere capace di imparare prima ancora di provare. Questa è forse la tragedia dei giorni nostri, nei quali è raro trovare adulti che giocano per il solo divertimento, che ci provano. Anche quelli che apparentemente sembra siano sicuri che potranno riuscire imparare a giocolare, spesso hanno segretamente paura che forse non saranno in grado. Come ti senti da “non ancora giocoliere” riguardo a provarci?

Ascolta questa sensazione e continua a leggere….

La giocoleria è uno strumento evolutivo incredibilmente forte e, può “sbloccarci” da diverse situazioni e abitudini mentali. Giocolare attiva il cervello e il corpo e stimola le connessioni del cervello più di quanto probabilmente tu possa immaginare: pensa solo a tutti i nuovi dati con i quali il cervello deve avere a che fare. La giocoleria fa lavorare i muscoli della mente creando nuovi percorsi neurali.

La Giocoleria è un ottimo antidoto nella nostra era “del fissare schermi piatti”. Fa mettere i tuoi occhi a fuoco in modo diverso, il tuo cervello si accende e fa vivere tutto il tuo corpo… e tutto quello di cui hai bisogno sono tre palline (o clave, o cipolle).

La giocoleria ha una basilare semplicità radicata verso la terra (anche se la maggior parte delle volte stai lanciando oggetti per aria). Quando non sei presente in quello che stai facendo- l’attrezzo cade. Ma nessuno si fa male. Semplicemente raccogli e continui.

Imparando a giocolare impariamo l’umiltà, la pace e la fiducia in noi stessi: tutte le volte che ti pieghi per raccogliere un attrezzo caduto per provare ancora, ti stai divertendo così tanto che la vergogna diventa un concetto sconosciuto.

Fondamentalmente la giocoleria migliora quando passiamo dall’essere spettatori passivi a partecipare più attivamente alla qualità del nostro tempo.

Gli effetti positivi della giocoleria aumentano con il crescere della nostra consapevolezza di questi. Lo Yoga combinato alla giocoleria crea un circolo di apprendimento (e disapprendimento) ancora più forte.

La giocoleria ci connette con il nostro miglior Bambino interiore.

Se dovessi osservare il tuo respiro mentre stai imparando a giocolare, probabilmente noterai che diventa piuttosto irregolare e poco profondo. Se riuscissi ad allungarlo e calmarlo, probabilmente ti troveresti a liberarti di un vecchio schema di spavento, quello che sviluppiamo di solito di fronte alle difficoltà.

Secondo me la giocoleria inizia quando si è in grado di lanciare e riprendere tre oggetti per trenta volte. La fase successiva consiste nell’usare la visione periferica e guardare “attraverso” lo schema. Poi si prova a girarsi e camminare, fare lo skip (salterellare), correre, e così via, tutto mentre si giocola.

Quando la giocoleria con tre palline, o veli, inizia a funzionare e si va oltre il quarto lancio consecutivo, si inizia a spostarsi dal proprio modo di pensare ordinario e quotidiano. Si viene davvero scagliati nel momento presente – semplicemente non c’è tempo per pensare. Fino a quando resisterai e non smetterai di cercare di controllare l’intero schema, semplicemente non imparerai a giocolare.

La giocoleria spinge i propri limiti e aiuta ad uscire dalla propria “comfort zone” – è ottimo per persone introverse, intellettuali e iperattive… c’è sempre il gradino successivo e c’è un modo per arrivarci.

Ci spostiamo dalla competizione alla collaborazione e iniziamo a incontrare persone più simili a noi.

Imparare a giocolare accende un desiderio di connessione e condivisione con gli altri: puoi giocolare per conto tuo, in coppia o in gruppo e la giocoleria, spontaneamente, apre un approccio di condivisione orizzontale. Sei contento di mostrare agli altri cosa imparare o come fare il prossimo trucco, condividendo e imparando in questo modo da altre persone. Ci si connette con altre persone e il nostro lato migliore emerge; la nostra vivacità diventa contagiosa.

Ci sono incontri amichevoli dove i giocolieri condividono, stanno insieme, lanciano attrezzi in aria e fra di loro. In Europa, la Convention Europea di Giocoleria (EJC) attrae tra quattro e settemila giocolieri per uno scambio giocoloso della durata di una settimana. Mia moglie è venuta con me una volta e non poteva credere ai suoi occhi: così tante persone appassionate che giocare con oggetti, lanciano, acchiappano, fanno scivolare e rotolare, sorridono e ballano – bambini, adulti e meno giovani – tutte insieme.

La giocoleria come via

Il processo di apprendimento della giocoleria può far luce su ciò che pensiamo su di noi e sul nostro approccio ad imparare in generale. Molti di noi hanno dei monologhi interni piuttosto negativi – “Non ce la farò mai” – o quando gli attrezzi non rimangono in aria – ”Sapevo di non poterlo imparare” – mentre altri hanno un approccio più aggressivo fino ad arrabbiarsi. Dunque perdiamo di vista l’obiettivo. Ripuliamo la nostra strada dalla spazzatura e riempiamoci con un enorme “SI”.

La giocoleria potrebbe essere pensata come l’arte dell’essere “qui ora” nel momento, e questo ci aiuta a rallentare l’incessante chiacchierio della mente e ad uscire da abitudini ossessive. Semplicemente, non c’è tempo per cattivi pensieri.

La giocoleria è un attività incredibilmente complessa che suscita un rilassato stato di concentrazione. Il cervello è completamente assorto nella missione del momento. Questo genera un senso di divertimento e realizzazione non appena iniziamo a vivere meno nella nostra testa e più con mente e corpo uniti. Il cervello diventa più elastico e impariamo che vecchie abitudini possono essere disimparate – i giocolieri costantemente rompono con le vecchie abitudini per imparare nuovi trucchi.

La giocoleria può davvero scagliarci in un nuovo livello di coscienza, conoscenza personale e scoperta!

Realizzando che impariamo attraverso i nostri errori, iniziamo a rilassarci, vedendo difficoltà come sfide e opportunità per imparare. Le persone ansiose trovano qualcosa a cui possono aggrapparsi e da usare per rilasciare tensioni, inoltre, la fiducia ottenuta imparando a giocolare può aiutare a uscire da un periodo negativo.

Detto questo, la giocoleria stimola un’energia piuttosto dinamica e in quanto giocolieri faremmo bene a controbilanciare con altre attività più lente per poter sviluppare l’abilità di ascoltare e sentire. (Lo stesso potrebbe essere detto per le persone che seguono un’attività yoga puramente dinamica). Altrimenti rischieremmo di irrigidirci, diventare più tesi, rigidi e insensibili – tutto Yang e niente Yin, in terminologia Taoista. Possiamo integrare la giocoleria, per esempio con Yoga o T’ai Chi Ch’uan, per diventare più armoniosi e addirittura più consapevoli dei benefici. Prendere questo tempo per rilassarsi e per “guardarsi dentro” è particolarmente utile al cervello, per elaborare e integrare i nuovi dati acquisiti in una sessione di giocoleria.

Meditatori e praticanti di Yoga possono imparare molto dalla giocoleria, e non dimentichiamo che aiuta a alleggerirsi. E credetemi: la giocoleria aiuta a prendersi meno seriamente.

I benefici dello Yoga sono più o meno conosciuti – o almeno così si crede. Effettivamente non sono così sicuro che questo sia vero in senso globale. Ma in paragone, i benefici della giocoleria sono un vero e proprio mistero.

Punti in comune tra giocoleria e yoga

Avendo praticato entrambe, Yoga e Giocoleria per più di 20 anni, posso vedere molte trappole comuni in queste due attività, forse non così ovvi al primo approccio. “Collezionare” trucchi può essere come collezionare Asana, o una moltitudine di svariate tecniche e pratiche. É molto stimolante imparare esercizi e posizioni sempre più difficili, visualizzazioni più complicate o Pranayama, ma a volte ci può allontanare dal godere di ciò che stiamo facendo nel preciso istante. Ci porta in modo quasi impercettibile fuori dal presente. La caccia al sempre più difficile è ottima e può essere stimolante, ma è solo una parte della storia. Viviamo in un mondo molto tecnico, un mondo dove il “fare” è molto più importante dell’essere, e questo riaffiora anche nella nostra pratica Yoga. Qualità contro quantità. Rallentare e ascoltare aiutano in questo.

Spesso tendiamo a comparare noi stessi con l’abilità e la naturalezza degli altri e questo potrebbe farci sentire come se non fossimo abbastanza bravi, potrebbero emergere pensieri e sentimenti di gelosia o su qual è il senso di ciò che facciamo. Secondo me l’importante è dove ci troviamo adesso; emozionalmente, fisicamente, spiritualmente e lavorare su questo. Altre persone possono darci grande ispirazione ma la linea è molto sottile. Ci sarà sempre qualcuno meglio di noi.

Potremmo avere paura di fallire – ma perché? Guardiamo questa sensazione negli occhi e facciamoci una bella risata!

Nel circo è il clown che si diverte più di tutti e ottiene le più grandi risate.

Per ottenere i risultati migliori, Yoga e Giocoleria si combinano idealmente in questo modo: unire l’attività Rajasic (dinamica) della Giocoleria con una più lenta e delicata pratica Yoga (stabilizzante) e immergersi in Satva (armonia) regala splendide sensazioni!

La mia storia

Ho imparato a giocolare nel 1994, mentre studiavo chimica all’università di Birmingham (UK). Ha cambiato la mia vita. Prima di imparare a giocolare credevo di essere scoordinato e non predisposto agli sport, e non mi sentivo neanche bene con me stesso. Nel preciso momento in cui ho imparato a giocolare, molte di queste mie convinzioni limitanti sono scomparse – ho iniziato a farmi domande che non mi ero mai fatto prima. Mi sentivo elettrizzato. Ero al settimo cielo per essere riuscito a raggiungere una meta che mi sembrava inarrivabile e non vedevo l’ora di imparare nuovi trucchi e mettermi a giocare. Nel primo anno di università ho alternato lo studio alla giocoleria e ho sentito il mio cervello gonfiarsi e pulsare. Era un incredibile sensazione di attivazione e crescita, di incontrare e giocare con nuovi amici.

Poco più di tre anni più tardi, viaggiando, incontrai il mio Yoga Master (tra l’altro forse sorprendentemente a Roma). Ho iniziato a praticare Yoga e Giocoleria con ancora più passione, ma non contemporaneamente! (Riuscire a combinare posizioni Yoga e giocoleria non è lo scopo di questo articolo). Il suo approccio era, ed è tuttora profondo, indagatore, classico, (ma non dogmatico) e sempre nuovo. Fresco.

Cosa mi ha insegnato la giocoleria:

Che con la pazienza possiamo imparare qualsiasi cosa vogliamo;

A lasciare andare convinzioni negative;

A restare calmi e continuare, anche quando le palline finiscono continuamente sul pavimento;

A sognare e visualizzare ciò che vogliamo;

A concentrarsi senza sforzi;

Che ciò che va su deve tornare giù!

La Giocoleria, secondo me, è un’analogia perfetta per riuscire a gestire tutto ciò che l’universo ci vuole offrire.

Spesso mi ritrovo a giocolare con la mia vita

Allora, cosa stai aspettando?

Prendi delle palline e impara a essere umile mentre ti diverti!

Impara a giocolare oggi stesso o al più presto possibile. Se vedi un giocoliere, fermati e chiedigli se ti può insegnare, oppure può essere molto interessante imparare in un gruppo di completi principianti, per far salire l’entusiasmo fino al cielo! L’occasione ti si presenterà tra non molto. Osserva la tua reazione, prima, durante e dopo l’apprendimento e senti la felicità e la soddisfazione riempirti completamente. Unito a una pratica Yoga di qualità, imparare a giocolare non dovrebbe risultare molto complicato.

Il divertimento è una parte estremamente importante della nostra vita, non dimentichiamolo!

La Giocoleria può ovviamente diventare meccanica con il tempo, ma ci sono molti modi di mantenerla viva. Cerca nuove variazioni, chiediti “cosa succede se provo…?” Oppure balla e giocola con qualsiasi tipo di musica. Prova a insegnare a qualcun altro, specialmente se gli vedi un luccichio negli occhi, mentre ti guarda divertirti.

Nel mio libro Pearls of Juggling, entro in modo molto più profondo nell’Arte e nei benefici della giocoleria. In pratica, uso la giocoleria come metafora per trasformare qualsiasi disciplina “tecnica” in un’arte. Yoga incluso. Puoi ottenere una copia del libro, in Inglese o Italiano scrivendomi una e-mail a:

jugglingisart@gmail.com

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Anthony Trahair

 

Bio

Anthony Trahair, originalmente inglese, inizia a lanciare oggetti per aria mentre studia chimica all’Universita di Birmingham. Preferendo le palline alle molecole, parte per un viaggio in Europa e arriva in Italia ne 1997, dove sviluppa una duratura passione per lo Yoga. Ha studiato con diversi artisti in oltre 21 anni di allenamenti. Ha introdotto molti giocolieri emergenti nel suo speciale mix creativo, durante stage intensivi della durata di un week-end o più. Nel 2003 si trasferisce in Svizzera, per tre anni, per studiare alla prestigiosa Scuola di Teatro Fisico Dimitri. Sentendo la mancanza di una guida accessibile e comprensibile, a 40 anni, Anthony Trahair si dedica alla creazione del libro fondamentale per giocolieri, professionisti e non, allo scopo di esplorare opportunamente la fusione dell’arte della giocoleria con altre forme d’arte complementari, come la danza, lo yoga, concentrandosi sui suoi effetti mentali e meditativi positivi. Appena può, Anthony, si prende cura del suo orto, si arrampica sugli alberi e mangia ciliege.

Anthony sta ora affrontando una sfida di 100 giorni di giocoleria su instagram, seguilo cercando Pearls of Juggling.

Articolo originale in Inglese su Elephant Journal
https://www.elephantjournal.com/now/juggling-as-yoga/

Seguici su FB: www.facebook.com/pearlsofjugglingthebook

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